“Fare il pilota di moto!”…
Da bimbo avevo questo sogno qua, sognavo di correre e di vincere quelle gare di Motomondiale che guardavo la domenica in televisione con mio babbo.
Quando andai, gasato da matti, a provare per la prima volta una mini-moto sulla pista di Cattolica, a 6 anni, ci rimasi malissimo, perché c’erano dei bambini che andavano come dei missili, e praticamente mi davano un giro og...n......i tre! Mi ricordo che dentro di me pensavo: “Dio bo’ se viaggiano!”. E mi dicevo: “Ma te, vuoi vincere il mondiale delle 500 cc e 2 bambini ti suonano come un tamburo!?! Sarà meglio che prima impari ad andare come loro…” Così era cambiato “leggermente” il mio obbiettivo… in effetti era meglio fare un passo per volta. Ma il sogno era sempre lo stesso.
Così ho iniziato ad andare a girare con la mini-moto a noleggio, praticamente tutte le domeniche, fino a che mio babbo me ne ha comprata una e nel 1996 a nove anni ho iniziato a fare le gare. In quegli anni sono arrivato due volte secondo e due volte ho vinto il Campionato Italiano, battagliando anche con quei due bambini che, il giorno del mio debutto, non vedevo neanche. Ero riuscito ad arrivare dove, qualche tempo prima, mi sembrava impensabile. A quest’obbiettivo ne sono seguiti molti altri, ognuno che mirava un po’ più in alto del precedente; ma la storia è stata più o meno sempre la stessa. Non sono mancate le docce fredde, i momenti difficili in cui sembrava impossibile trovare la via d’uscita. Ma proprio in quei momenti, il sogno che covi dentro di te, ti può dare la forza di uscirne. Il mio, oggi che ho 24 anni e corro in MotoGP, è ancora quello di quel bambino che guardava le gare di moto in TV con il suo babbo.
Ragazzi, con determinazione, spirito di sacrificio e un sogno nel cassetto si può fare molta strada… Provateci! A me è capitato!
this motor has a create big history in motogp world champion-ship, great dedicated of marco
Da bimbo avevo questo sogno qua, sognavo di correre e di vincere quelle gare di Motomondiale che guardavo la domenica in televisione con mio babbo.
Quando andai, gasato da matti, a provare per la prima volta una mini-moto sulla pista di Cattolica, a 6 anni, ci rimasi malissimo, perché c’erano dei bambini che andavano come dei missili, e praticamente mi davano un giro og...n......i tre! Mi ricordo che dentro di me pensavo: “Dio bo’ se viaggiano!”. E mi dicevo: “Ma te, vuoi vincere il mondiale delle 500 cc e 2 bambini ti suonano come un tamburo!?! Sarà meglio che prima impari ad andare come loro…” Così era cambiato “leggermente” il mio obbiettivo… in effetti era meglio fare un passo per volta. Ma il sogno era sempre lo stesso.
Così ho iniziato ad andare a girare con la mini-moto a noleggio, praticamente tutte le domeniche, fino a che mio babbo me ne ha comprata una e nel 1996 a nove anni ho iniziato a fare le gare. In quegli anni sono arrivato due volte secondo e due volte ho vinto il Campionato Italiano, battagliando anche con quei due bambini che, il giorno del mio debutto, non vedevo neanche. Ero riuscito ad arrivare dove, qualche tempo prima, mi sembrava impensabile. A quest’obbiettivo ne sono seguiti molti altri, ognuno che mirava un po’ più in alto del precedente; ma la storia è stata più o meno sempre la stessa. Non sono mancate le docce fredde, i momenti difficili in cui sembrava impossibile trovare la via d’uscita. Ma proprio in quei momenti, il sogno che covi dentro di te, ti può dare la forza di uscirne. Il mio, oggi che ho 24 anni e corro in MotoGP, è ancora quello di quel bambino che guardava le gare di moto in TV con il suo babbo.
Ragazzi, con determinazione, spirito di sacrificio e un sogno nel cassetto si può fare molta strada… Provateci! A me è capitato!
this motor has a create big history in motogp world champion-ship, great dedicated of marco
legendary motor number 58 as supersic rip - marco
" Tutto è scritto. Tutto è maledattemente segnato. Ogni nostra azione, momento, attimo giace nel nostro cammino nell'attesa di essere vissuto. Ogni nostro incontro, ogni nostra amicizia, è una casella del nostro percorso alla quale non possiamo fuggire. Ognuna di loro ha la propria funzione nella nostra vita. Noi non possiamo fare niente, se non subire, vivere, assaporare ogni loro insegnamento. Alcune rimarranno nel nostro cuore, altre verranno dimenticate. Ma ognuna di loro, segnerà la nostra vita."
Marco Simoncelli : Cattolica,20/1/1987-Sepang 23/10/11
" Tutto è scritto. Tutto è maledattemente segnato. Ogni nostra azione, momento, attimo giace nel nostro cammino nell'attesa di essere vissuto. Ogni nostro incontro, ogni nostra amicizia, è una casella del nostro percorso alla quale non possiamo fuggire. Ognuna di loro ha la propria funzione nella nostra vita. Noi non possiamo fare niente, se non subire, vivere, assaporare ogni loro insegnamento. Alcune rimarranno nel nostro cuore, altre verranno dimenticate. Ma ognuna di loro, segnerà la nostra vita."
Marco Simoncelli : Cattolica,20/1/1987-Sepang 23/10/11
moto 58 supersic in memmory ciao marco
4/
5
Oleh
nbile